A causa della speranza» (At 23,6; 26,7; 28,20). Il valore di ἐλπίς nei discorsi apologetici di Paolo negli Atti degli apostoli: fra strategia giudiziaria e kerygma cristologico
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- Paolo Costa
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- Costa, Paolo
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Negli ultimi capitoli degli Atti degli apostoli sono riportati alcuni discorsi di Paolo in contesti «giudiziari». In questi discorsi si nota la con- sistente presenza del linguaggio della «speranza». Paolo afferma che è «a causa della speranza» che si trova «sotto giudizio» (At 23,6: κρίνομαι), «accusato» (26,7: ἐγκαλοῦμαι) e «in catene» (28,20: τὴν ἅλυσιν ταύτην περίκειμαι). Questa speranza è condivisa con tutto Israele o con una sua parte ed è significativamente considerata «causa» del processo e della pri- gionia. Lo scopo della comunicazione è mostrare che Luca presenta l'insi- stenza di Paolo nel dirsi accusato «a causa dell'ἐλπίς» per tre motivi corre- lati: 1. La ragione kerygmatica di annunciare il compimento escatologico e soteriologico, mediante la risurrezione del Cristo, della speranza d'Israe- le. 2. Una precisa strategia processuale mirante a circoscrivere l'area delle condotte ascrivibili all'imputato entro la sfera delle dispute religiose irrile- vanti per l'ordinamento giuridico romano. 3. L'annuncio della speranza cristiana come un hidden political transcript, cioè un celato, ma rilevante, messaggio di opposizione all'apparato propagandistico, e lato sensu poli- tico, altoimperiale, che, attraverso la promozione e la diffusione dell'ideo- logia della Spes Augusta, portava a identificare le speranze dei sudditi per la vitalità, il benessere e la sopravvivenza dell'impero nell'azione del prin- ceps e nella continuità della sua dinastia.
Additional details
- URL
- https://hdl.handle.net/11567/1130035
- URN
- urn:oai:iris.unige.it:11567/1130035
- Origin repository
- UNIGE